Singapore ed Australia annunciano l’aggiornamento dell’accordo di libero scambio
A cura dell’Italian Desk di Dezan Shira & Associates
Gli stretti legami commerciali tra Singapore e l’Australia continuano a rafforzarsi. Con una comunicazione congiunta del 6 maggio 2016, i due Paesi hanno annunciato una Partnership Strategica Integrata (“Comprehensive Strategic Partnership”). La collaborazione si inserisce all’interno del processo di terza revisione cui si sta sottoponendo l’accordo di libero scambio tra Singapore e Australia (SAFTA). La finalità primaria del SAFTA, firmato dai due Paesi nel 2003, è quella di creare un ambiente economico, politico e sociale tra i due Paesi tale da renderne agevole il commercio e la cooperazione, favorendone allo stesso tempo l’integrazione. A dimostrazione della crescente collaborazione in ambito economico ma anche sociale dei due Paesi, basti ricordare che oggetto della terza revisione saranno: l’istruzione, le scienze, l’innovazione tecnologica, la mobilità del lavoro e la difesa. Inoltre, la revisione includerà un accordo regionale tra Singapore e l’Australia settentrionale finalizzato ad incoraggiare le imprese attive nei due territori a tutelare le supply-chains nel settore agroalimentare. In ultimo, l’accordo avrà anche come obiettivo lo snellimento l’apparato burocratico degli appalti pubblici. Nel complesso, dunque, la Partnership Strategica Integrata è stata pensata per incrementare le opportunità di business in entrambi i Paesi. Per sapere di più circa le origini storiche del SAFTA, clicca qui.
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Commercio tra Singapore ed Australia
Attualmente, Singapore è il primo partner commerciale dell’Australia a livello di regione ASEAN ed il quinto a livello mondiale. La città-Stato investe al momento più di USD 60 miliardi in Australia, cifra che la fa posizionare al quinto posto nel ranking degli investitori stranieri attivi nel Paese. Ancora, nel 2015, gli scambi bilaterali di merci fra Singapore e l’Australia sono ammontati a più di USD 14 miliardi, quelli di beni e servizi a USD 30 miliardi. Secondo il Dipartimento degli Affari Esteri e del Commercio australiano (Department of Foreign Affairs and Trade, DFAT), la maggior parte delle esportazioni effettuate dal Paese nei confronti di Singapore nel 2015 sono state rappresentate da prodotti tipici del ricco suolo della Nazio: oro, petrolio (grezzo e raffinato), olio e grassi animali. Le importazioni australiane da Singapore nel 2015 sono invece state principalmente petrolio raffinato, prodotti e preparati alimentari, computer e prodotti chimici. La tabella seguente indica i volumi di ogni singola importazione ed esportazione in termini di dollari americani ed australiani.
Gli investimenti effettuati da Singapore in Australia nel 2014 ammontavano a circa USD 23,85 miliardi. I paesi ASEAN nel medesimo anno contribuivano agli investimenti stranieri diretti in Australia (foreign investment in Australia, FIA) per un 6,1 per cento del totale dei FIA (corrispondenti a USD 24,97 miliardi). Di questo ammontare, USD 23,85 miliardi provenivano da Singapore: è chiaro dunque perché sia indicato come il maggiore investitore straniero attivo in Australia tra i paesi ASEAN. Il totale di investimenti diretti stranieri verso l’Australia è stato pari a USD 43,27 miliardi nel 2014, con un aumento del 8,7 per cento (corrispondente a USD 41,25 miliardi) rispetto al 2013. I maggiori investitori sono stati, nell’ordine: Stati Uniti (USD 24 miliardi), Singapore (USD 23,85 miliari) ed Unione Europea (USD 21,2 miliardi).
Recentemente, la crescita annua degli investimenti stranieri provenienti dai paesi ASEAN ha subito un rallentamento di circa il 10 per cento. Nonostante le stime prevedano che nei prossimi periodi la suddetta crescita rallenti di un ulteriore 5 per cento ogni anno, secondo l’Australian and New Zealand Banking Group gli investimenti stranieri nel Paese incrementeranno di ulteriori USD 50 miliardi entro il 2030.
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Opportunità di investimento
La rafforzata cooperazione tra l’Australia e Singapore è il primo riscontro reale del più complesso piano decennale che ha come obiettivo quello di migliorare le relazioni bilaterali tra i due Paesi e stimolarne i reciproci investimenti. L’accordo sosterrà la crescita economica e porterà ad una maggiore integrazione grazie alla creazione di nuove opportunità di business. Le società con base a Singapore, in particolare quelle che attualmente intrattengono affari nella regione ASEAN, grazie a questo accordo, potranno trarre enorme vantaggio dalle rafforzate cooperazioni commerciali con l’Australia e potranno beneficiare di una opportunità unica per l’espansione nella regione. Infatti, alla luce del recente crollo dei prezzi dell’energia avvenuto in Australia ed in luce degli strascichi che questo ha generato nell’economia del Paese, gli investitori stranieri potrebbero riuscire ad ottenere piuttosto facilmente prezzi estremamente competitivi dai fornitori australiani. Inoltre, in vista di ulteriori accordi di libero scambio regionali già in discussione (come, per esempio, la Trans-Pacific Partnerhip), il legame tra Singapore e l’Australia diventerà ancora più marcato.
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Import & Export in Vietnam: settori chiave e accordi di libero scambio
In questo numero di Vietnam Briefing, esaminiamo gli aspetti chiave dell’import e dell’export del Paese, focalizzato sul tessile, sulla telefonia e sulla componentistica delle automobili. Inoltre, analizziamo le opportunità per il Vietnam alla luce della sua inclusione in blocchi commerciali regionali multilaterali, prima di esaminare l’Accordo di Libero Scambio tra l’Unione Europea e il Vietnam nel dettaglio. Infine, diamo una panoramica dei requisiti per la creazione di una società commerciale in Vietnam.
Come sfruttare la Supply Chain del Vietnam In questo numero di Vietnam Briefing, discutiamo dei vantaggi del mercato di questo Paese rispetto ad altri nella regione ed evidenziamo dove e come realizzare investimenti di successo. Esaminiamo i programmi di riduzione tariffaria previsti dal NAFTA e dal la TPP, avanziamo considerazioni per quanto riguarda le norme sull’origine e mostriamo i vantaggi ad investire nelle zone economiche del Vietnam. Infine, forniamo un’opinione esperta sulla costituzione di società a capitale interamente straniero in Vietnam.
Revisione contabile e compliance in Vietnam
In questo numero di Vietnam Briefing, mostriamo le più recenti modifiche alle procedure di revisione e forniamo indicazioni su come garantire che le attività di compliance siano completate in modo efficiente ed efficace. Ci soffermeremo in particolare: all’avvicinamento dei VAS vietnamiti agli IFRS, all’emergere del pagamento elettronico delle imposte (e-filing), e alle procedure di audit e compliance per le imprese di proprietà straniera e per gli uffici di rappresentanza.