Lo scenario degli investimenti diretti esteri a Singapore per il 2017: tendenze recenti e settori chiave
A cura dell’Italian Desk di Dezan Shira & Associates
Singapore offre agli investitori condizioni macroeconomiche stabili e attraenti. La rapida industrializzazione, sommata alle politiche a favore degli investimenti diretti esteri (IDE), ha reso la città-stato altamente attraente per il capitale straniero. Secondo il World Investment Report del 2016 dell’ONU, il flusso di IDE verso Singapore nel 2015 ammontava a USD 65 miliardi, mentre nel 2016 è sceso a USD 50 miliardi. Il settore manifatturiero e quello dei servizi sono i maggiori contribuenti all’economia e rappresentano tra l’80 e l’85 per cento del PIL.
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Statistiche recenti
Secondo stime del Ministero dell’Industria e del Commercio, Singapore è cresciuta del 2 per cento nel 2016, salendo rispetto all’1,9 per cento del 2015. Il settore manifatturiero è cresciuto del 3,6 per cento nel 2016, rappresentando il 19,6 per cento del PIL, seguito da vicino dal settore dei servizi alle imprese, che è cresciuto dell’uno per cento, (15,8 per cento del PIL). Il settore manifatturiero è cresciuto soprattutto grazie ai centri produttivi di elettronica e biomedica, mentre è continuato il declino di quelli legati all’ingegneria dei trasporti e della produzione in generale.
Investimenti: il contesto
Per più di un decennio, Singapore si è classificato tra i primi tre Paesi al mondo per facilità di fare impresa. Secondo lo studio del 2017 della Banca Mondiale Doing Business (in cui Singapore si trova al secondo posto tra 190 Paesi), il Paese ha raggiunto il primo posto in quattro aree (iniziare un’attività, gestire i permessi di costruzione, registrare la proprietà e pagare le imposte).
La proprietà intellettuale è gestita da un regime solido e favorevole al business, il che ha aiutato Singapore ad emergere come hub per la proprietà intellettuale in Asia. Il Paese si è posizionato quarto nel recente World Economic Forum Global Competitiveness Report 2016-2017 IP Index. Singapore si serve anche di una combinazione di basse aliquote fiscali e incentivi come strategia competitiva per attirare IDE. L’imposta sul reddito societario nella città-stato del 17 per cento è una delle più basse a livello mondiale.
Piattaforme come TradeNet costituiscono uno sportello unico per comunicare con le autorità. Fondato nel 1989, TradeNet ora gestisce circa 30 mila dichiarazioni al giorno ed esamina il 99 per cento dei permessi in dieci minuti. TradeNet contribuisce a ridurre del 25 – 30 per cento l’elaborazione dei documenti per le imprese commerciali.
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Settori chiave
Negli ultimi decenni, Singapore ha investito notevolmente nella crescita dei settori in via di sviluppo. La manifattura è un settore chiave per Singapore, rappresentando il 20-25 per cento del PIL, mentre i servizi contribuiscono per circa il 60 per cento.
I cluster del settore includono l’elettronica, chimica, scienze biomediche, comunicazioni e media, logistica e ingegneria dei trasporti. Nuovi settori emergenti includono quello delle automobili, della robotica, dell’energia pulita, dell’ambiente, dell’acqua e delle risorse naturali.
Singapore è uno delle hub principali per l’aviazione nell’Asia Pacifica, servito da oltre cento società aerospaziali. Il settore aerospaziale è cresciuto del 10 per cento negli ultimi venti anni e il settore della manutenzione rappresenta circa un quarto del totale del settore nella regione.
La posizione strategica di Singapore ne ha fatto un centro per la logistica del commercio globale. Secondo il Logistic Performance Index del 2014 della Banca Mondiale, Singapore si trovava al primo posto tra tutte le economie. Singapore è l’hub per il trasbordo maggiormente trafficato del mondo, dovendo gestire circa un settimo del trasbordo di container mondiale.
Il Paese è il principale produttore di piattaforme jackup, impiegate nelle piattaforme di perforazione, nelle piattaforme in alto mare e di quelle negli impianti eolici. Rappresentano il 70 per cento del mercato globale, oltre al 70 per cento del mercato delle unità galleggianti di produzione, stoccaggio e scarico usate dalle società nel settore degli idrocarburi offshore.
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Prospettive per il 2017
Il Ministero del Commercio e dell’Industria di Singapore prevede una crescita del PIL tra l’1 e il 3 per cento nel 2017, mentre un recente sondaggio della Monetary Authority di Singapore (MAS) ne prevede una crescita del 2,3 per cento. Anche l’Economic Outlook for Southeast Asia, China and India del 2017 dell’OCSE prevede una crescita simile, con un valore del 2 per cento.
È probabile che siano i settori della manifattura, trasporti e stoccaggio a sostenere l’economia di Singapore nel 2017. La manifattura è cresciuta dell’11,5 per cento rispetto al 2016 e si prevede che lo slancio continui nel 2017.
L’incidenza del settore edile, d’altro canto, diminuirà a causa della riduzione dei contratti nell’edilizia privata. Altri settori come quello marittimo e offshore, distribuzione e ristorazione dovrebbero crescere nel 2017.
Secondo le stime dell’Economic Development Board (EDB), il 2017 attirerà investimenti esteri simili a quelli del 2016. Per mantenere la crescita, il governo si sta concentrando sull’industria manifatturiera, in particolare incrementando l’utilizzo di tecnologia avanzata e sviluppando una forza lavoro qualificata tecnicamente.
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